In breve: consigli pratici per stare meglio in breve tempo
La fibromialgia è una condizione ancora in gran parte sconosciuta.
Quali sono segnali di allarme della fibromialgia? Come te ne accorgi?
La fibromialgia si manifesta con:
Quali le cause?
Trattasi di una condizione verosimilmente multifattoriale, e con un meccanismo eziologico difficile da comprendere.
Pare che l’elemento centrale sia un’eccessiva sensibilizzazione del sistema nervoso, dovuta probabilmente a cause:
- genetiche,
- ambientali,
- psicosomatiche.
La fibromialgia può provocare dei danni?
La fibromialgia non è degenerativa.
D’altro canto:
- peggiora anche considerevolmente la qualità della vita,
- favorisce isolamento sociale,
- getta le basi per disturbi psichici e altre sindromi associate.
Rimedi validati dalla scienza: a che punto è la ricerca?
Il trattamento più efficace è multidisciplinare:
- esercizio fisico costante,
- terapia cognitivo-comportamentale,
- supporto nutrizionale,
- tecniche di rilassamento,
- altri interventi mirati.
Cause: cosa provoca la fibromialgia?
La fibromialgia è una sindrome cronica caratterizzata principalmente da dolore muscoloscheletrico diffuso, associato a:
- stanchezza,
- disturbi del sonno,
- alterazioni cognitive.
Non ha un’unica causa ben definita, ma contribuiscono alla sua insorgenza una molteplicità di fattori. Tra questi:
- predisposizione genetica,
- stress prolungato,
- traumi fisici o psicologici,
- infezioni,
- e, soprattutto, un malfunzionamento del sistema nervoso centrale, noto come “sensibilizzazione centrale“.
Nel cervello di chi ne soffre, il dolore viene amplificato anche in assenza di una lesione fisica.
Studi di neuroimaging mostrano:
Sono implicate anche:
Quali sono i sintomi della fibromialgia? Come te ne accorgi?
Secondo i criteri dell’American College of Rheumatology, la diagnosi è clinica, e richiede quantomeno la presenza di dolore in più regioni del corpo e sintomi persistenti da almeno tre mesi.
I sintomi principali includono:
La fibromialgia può provocare dei danni?
Anche se non causa lesioni tissutali irreversibili o danni articolari, la fibromialgia può compromettere gravemente la qualità della vita.
Spesso porta a:
- Invalidità parziale
- Difficoltà lavorative e sociali
- Isolamento, demoralizzazione, peggioramento di ansia e depressione
- Aumento del rischio di suicidio.
Inoltre, si associa frequentemente a disturbi funzionali come:
Rimedi validati dalla scienza: a che punto è la ricerca?
Approcci non farmacologici
Secondo numerose revisioni sistematiche, la strategia più efficace è multidisciplinare.
E’ fondamentale comprendere l’importanza dell’engagement precoce del paziente e della definizione degli obiettivi nella gestione a lungo termine. L’alleanza terapeutica è l’unica strada da percorrere.
Le linee guida raccomandano:
- Educazione del paziente: comprendere il meccanismo del dolore centrale e la natura cronica della patologia aiuta a ridurre la frustrazione.
- Attività fisica a basso impatto, anche 30 minuti al giorno, 3 volte a settimana, èassociata a un miglioramento del dolore, del sonno e dell’umore:
- Terapia cognitivo-comportamentale (CBT): particolarmente efficace nei pazienti ad alto rischio psicologico, offre un riscontro neurobiologico molto utile per gestire:
- ansia,
- depressione,
- ridurre la catastrofizzazione del dolore.
- Mindfulness, tecniche di rilassamento, biofeedback: migliorano l’autoefficacia e riducono la percezione del dolore:
- La mindfullness, in particolare, offre particolari e specifici benefici sulla percezione del dolore.
Ruolo della nutrizione: dieta e integrazione
L’evidenza sul possibile ruolo della dieta è debole.
Nessuna dieta ha impatto significativo sui sintomi generali della fibromialgia, ma alcuni regimi (low-FODMAP, gluten-free, ipocalorica) possono essere utili nei disturbi gastrointestinali e nella gestione dei fattori aggravanti.
Alcuni approcci sembrano favorire il benessere generale:
Meno rilevanti, invece:
Terapie complementari e alternative
- Agopuntura: evidenze inizialmente moderate di efficacia, successivasmente smentite
- Massoterapia (manipolazione dei tessuti molli): migliora dolore e qualità del sonno,
- Stimolazione nervosa elettrica (TENS) e neuromodulazione cerebrale (rTMS, tDCS): risultati promettenti ma non definitivi.
Conclusioni
Anche se la fibromialgia non ha una cura definitiva, oggi sappiamo che molti pazienti possono ottenere miglioramenti rilevanti senza ricorrere a farmaci.
Il cardine della gestione resta un approccio globale, personalizzato e costante, che combini esercizio fisico, supporto psicologico, educazione terapeutica, modifiche alimentari e tecniche di rilassamento.
La ricerca scientifica continua a esplorare nuove strade, soprattutto nell’ambito della nutrizione e della neuromodulazione, offrendo speranza a chi convive ogni giorno con questa complessa sindrome.
Fonti:
- Nonpharmacologic Treatment for Fibromyalgia: Patient Education, Cognitive-Behavioral Therapy, Relaxation Techniques, and Complementary and Alternative Medicine – Afton L Hassett, Richard N Gevirtz – Rheum Dis Clin North Am. Author manuscript; available in PMC: 2010 May 1. Published in final edited form as: Rheum Dis Clin North Am. 2009 May;35(2):393–407. doi: 10.1016/j.rdc.2009.05.003.
- Evidence-Based Non-Pharmacological Therapies for Fibromyalgia – Mansoor M Aman 1, R Jason Yong, Alan David Kaye, Richard D Urman – Review Curr Pain Headache Rep . 2018 Apr 4;22(5):33. doi: 10.1007/s11916-018-0688-2.
- Nutritional Interventions in the Management of Fibromyalgia Syndrome – Giuditta Pagliai, Ilaria Giangrandi, Monica Dinu, Francesco Sofi, Barbara Colombini – Nutrients . 2020 Aug 20;12(9):2525. doi: 10.3390/nu12092525.
- Fibromyalgia and Nutrition: An Updated Review – Laura Tomaino, Lluís Serra-Majem, Stefania Martini, Maria Rosaria Ingenito, Paola Rossi, Carlo La Vecchia, Fabrizia Bamonti, Luisella Vigna – Review J Am Coll Nutr . 2021 Sep-Oct;40(7):665-678. doi: 10.1080/07315724.2020.1813059. Epub 2020 Sep 9.
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK540974/
- https://www.niams.nih.gov/health-topics/fibromyalgia.