In breve: La caffeina come farmaco per il mal di testa
La caffeina è usata in ambito farmacologico come coadiuvante nel trattamento del mal di testa, in particolare nelle formulazioni per l’emicrania. La sua efficacia è legata a più meccanismi d’azione centrali e periferici.
Come funziona
- Vasocostrizione: restringe i vasi sanguigni dilatati durante l’attacco emicranico
- Stimolo al sistema nervoso: migliora vigilanza e reattività, riducendo la percezione del dolore
- Potenziamento degli analgesici: aumenta l’effetto di farmaci come paracetamolo, ibuprofene o ergotamina
Dove si trova
- In farmaci da banco e su prescrizione
- In combinazione con analgesici o antinfiammatori
- In formulazioni orali e supposte
Attenzione
- Il caffè non è un farmaco: ha concentrazioni variabili e può peggiorare i sintomi
- L’abuso di caffeina può causare insonnia, ansia o mal di testa da rebound
- Consultare il medico prima di assumere medicinali contenenti caffeina
Che cos’è la caffeina?
La caffeina è un alcaloide naturale presente all’interno di diverse piante, quali caffè, tè, cacao, cola, ecc.
A seguito di somministrazione orale, la caffeina viene rapidamente assorbita a livello intestinale e distribuita in tutto il corpo. Grazie alle sue caratteristiche chimiche, questa molecola è in grado di oltrepassare la barriera ematoencefalica ed agire a livello centrale.
La caffeina è contenuta in diversi alimenti, ma forse non tutti sanno che viene utilizzata anche in ambito farmaceutico come principio attivo all’interno di alcuni medicinali.
Caffeina come farmaco per il mal di testa: perché si usa?
La caffeina rientra nella composizione di diversi medicinali per il trattamento del mal di testa e dell’emicrania, sempre in associazione ad altri principi attivi, in particolare (ma non esclusivamente) analgesici. Le motivazioni alla base di ciò riguardano il suo meccanismo d’azione a livello centrale, ma non solo.
Difatti, si ritiene che la caffeina sia in grado di contribuire a fornire sollievo dal mal di testa attraverso:
- La sua azione antagonista nei confronti dei recettori dell’adenosina di tipo A1 e A2, benché il blocco di tali recettori nel meccanismo della trasmissione nocicettiva (semplificando, nella trasmissione del dolore) sia ancora da definire.
- Il potenziamento dell’azione analgesica indotta dagli altri principi attivi associati alla caffeina, probabilmente correlato ad un miglioramento e ad un’accelerazione dell’assorbimento di questi principi attivi reso possibile dalla presenza della stessa caffeina.
- L’attivazione delle vie centrali noradrenergiche cui sembra essere correlata anche l’azione vasocostrittrice esercitata dalla caffeina a livello cerebrale. Dal momento che durante il mal di testa può verificarsi vasodilatazione cerebrale, si ritiene che la vasocostrizione indotta dalla caffeina possa contribuire a conferire sollievo dal dolore.
Principi attivi associati alla caffeina
Fra i principi attivi cui la caffeina può essere associata, ricordiamo:
I medicinali a base di caffeina associata ai suddetti principi attivi sono disponibili in formulazioni adatte all’uso orale e in formulazioni adatte alla somministrazione rettale (supposte).
Farmaci a base di caffeina: dove si comprano?
I farmaci per far passare il mal di testa a base di caffeina possono essere acquistati in farmacia. Molti di essi necessitano della presentazione di apposita ricetta medica per essere venduti, mentre altri sono classificati come farmaci da banco (OTC). Nonostante ciò, è fondamentale chiedere sempre il parere del proprio medico prima di acquistare e assumere qualsivoglia farmaco per il mal di testa a base di caffeina. Tali medicinali, infatti – come del resto qualsiasi altro farmaco – presentano effetti collaterali, controindicazioni, interazioni con altri farmaci e avvertenze e precauzioni per l’uso che devono essere necessariamente tenute in considerazione prima di ricorrere al loro uso. Da qui, l’importanza del consulto preventivo con il proprio medico o con lo specialista di riferimento: queste figure sanitarie, conoscendo la storia clinica e lo stato di salute del proprio paziente, sapranno fornire indicazioni precise su quale farmaco per il mal di testa utilizzare.
Il caffè fa passare il mal di testa?
Il caffè – nonostante il suo contenuto di caffeina – non può e non deve essere considerato come un sostituto dei farmaci a base di caffeina prescritti dal medico per trattare il mal di testa. Questi farmaci, infatti – che ricordiamo contenere sempre un’associazione di principi attivi e non la caffeina da sola – sono messi a punto con concentrazione di principi attivi ben precisa e possiedono un’efficacia terapeutica dimostrata.
Il consumo di caffè nell’ambito del mal di testa ha, invece, un ruolo controverso e in alcuni casi è stato associato ad un aumento del rischio di sviluppare il problema. La caffeina viene considerata, inoltre, come un fattore dietetico scatenante per gli attacchi di emicrania; tuttavia, è doveroso precisare che un solo fattore scatenante isolato non può essere ritenuto come l’unico responsabile dell’insorgenza di attacchi emicranici. Oltre a ciò, come molti autori sottolineano, sono diverse le difficoltà metodologiche che si incontrano nell’indagare l’influenza dei fattori scatenanti nell’emicrania.
L’abuso di caffeina, invece, è considerato uno dei fattori di rischio per la cronicizzazione dell’emicrania.
Per questa ragione, se si notano peggioramenti nel proprio mal di testa o nella propria emicrania con l’assunzione del caffè, è opportuno discuterne con il medico o con lo specialista.
Il caffè fa passare il mal di testa?