In breve: Emicrania estiva, perché peggiora con il caldo e come prevenirla
L’estate rappresenta una sfida per molte persone affette da emicrania. Le alte temperature, l’umidità, i cambiamenti nei ritmi quotidiani e l’esposizione solare prolungata possono contribuire a intensificare gli attacchi. Anche se le evidenze scientifiche sulla correlazione diretta tra caldo e dolore emicranico sono ancora oggetto di studio, numerosi pazienti segnalano un peggioramento dei sintomi nei mesi estivi.
Le cause principali dell’emicrania estiva
- Disidratazione: la perdita di liquidi attraverso la sudorazione può alterare l’equilibrio elettrolitico e innescare un attacco.
- Vasodilatazione: il calore dilata i vasi sanguigni, aumentando l’afflusso di sangue alla testa, con possibile comparsa di dolore.
- Esposizione solare: la fotofobia è comune tra chi soffre di emicrania; la luce intensa può peggiorare i sintomi.
- Variazioni atmosferiche: i cambiamenti nella pressione barometrica sono considerati trigger potenziali.
- Alterazioni del ritmo sonno-veglia e alimentazione: vacanze e routine irregolari possono abbassare la soglia di tolleranza agli stimoli.
Cosa fare per ridurre il rischio
- Idratarsi adeguatamente, anche in assenza di sete.
- Proteggersi dal sole con cappelli, occhiali UV e pause all’ombra.
- Evitare profumi intensi contenuti in creme o lozioni solari.
- Seguire una dieta equilibrata e mantenere orari regolari per i pasti.
- Dormire a orari stabili e non sovraccaricare la giornata di impegni.
- Consultare un medico per un piano terapeutico su misura, soprattutto se gli attacchi aumentano.
Con una corretta prevenzione e una buona gestione dello stile di vita, è possibile affrontare l’estate riducendo la frequenza e l’intensità dell’emicrania.
Emicrania: perché gli attacchi aumentano in estate?
Con l’arrivo dell’estate, molte persone che soffrono di emicrania notano un aumento nella frequenza e nell’intensità degli attacchi.
Le alte temperature, l’esposizione prolungata al sole e i cambiamenti nei ritmi quotidiani possono agire come fattori scatenanti, rendendo questa stagione particolarmente difficile per chi convive con questa condizione neurologica.
Secondo l’American Migraine Foundation, il cervello emicranico è particolarmente sensibile ai cambiamenti ambientali, e l’estate rappresenta un periodo di notevoli variazioni, sia fisiche che comportamentali.
Il caldo può scatenare attacchi di emicrania?
Molte persone che manifestano emicrania riferiscono un peggioramento dei sintomi durante i mesi estivi. Tra luce intensa, elevata umidità, variazioni di pressione atmosferica e temperature torride, non sorprende che il caldo venga spesso indicato come uno dei fattori scatenanti più comuni. Tuttavia, la scienza non ha ancora fornito risposte definitive.
Studi recenti, compreso uno pubblicato nel 2024, hanno sottolineato come una larga percentuale di pazienti – dal 62% al 97% – attribuisca il dolore emicranico alle condizioni climatiche (Denney, D.E., Lee, J. & Joshi, S. Whether Weather Matters with Migraine. Curr Pain Headache Rep 28, 181–187. 2024).
Eppure, secondo gli autori, le evidenze scientifiche a supporto di questa connessione sono ancora deboli. Gli attacchi sembrano infatti variare molto da individuo a individuo, e altri elementi – come sonno irregolare, alimentazione, stress e disidratazione – giocano un ruolo spesso più determinante.
Tuttavia, un punto su cui i ricercatori concordano è che le alte temperature e le variazioni della pressione barometrica possono effettivamente contribuire a scatenare un attacco, soprattutto in soggetti predisposti.
Una delle ipotesi più accreditate è che i cambiamenti climatici influenzino i recettori della pressione barometrica situati nell’orecchio interno, innescando segnali che possono attivare un’emicrania.
Anche se la ricerca non ha ancora spiegato con esattezza come e perché il caldo incida sull’attività emicranica, ciò non toglie che molte persone sperimentino un legame diretto tra le giornate afose e l’insorgenza di un attacco.
In ogni caso, tenere sotto controllo i fattori più gestibili – come la qualità del sonno, l’idratazione, lo stress e l’alimentazione – può aumentare la soglia di tolleranza e ridurre la probabilità che un’ondata di calore diventi la scintilla di un nuovo episodio.
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Fattori estivi che scatenano l’emicrania
Chi soffre di emicrania è particolarmente sensibile ai cambiamenti – e l’estate, tra caldo, luce intensa e nuovi ritmi, ne porta molti. I principali fattori scatenanti in questa stagione includono la mancanza di sonno, le variazioni nella routine quotidiana, un maggiore consumo di alcol e l’esposizione prolungata al sole: tutte condizioni molto comuni nei mesi estivi.
Disidratazione
Il caldo intenso può portare a una rapida disidratazione, uno dei principali trigger dell’emicrania. La perdita di liquidi attraverso la sudorazione, se non adeguatamente compensata, può alterare l’equilibrio elettrolitico e favorire l’insorgenza di attacchi.
Esposizione alla luce solare
La fotofobia, o sensibilità alla luce, è un sintomo comune tra chi soffre di emicrania. L’esposizione prolungata al sole, soprattutto nelle ore centrali della giornata, può intensificare questo sintomo e scatenare un attacco.
Variazioni nei ritmi di sonno
Le vacanze estive spesso comportano cambiamenti nei ritmi di sonno e veglia. Dormire troppo o troppo poco, o avere orari irregolari, può destabilizzare l’equilibrio del sistema nervoso e aumentare la predisposizione agli attacchi emicranici.
Alimentazione e consumo di alcol
Durante l’estate, l’alimentazione può diventare meno regolare, con pasti saltati o consumati in orari insoliti. Inoltre, il consumo di alcol tende ad aumentare durante le vacanze. Entrambi questi fattori sono noti per essere potenziali trigger dell’emicrania.
Come ridurre il rischio di emicrania in estate
Per chi soffre di emicrania, l’estate può diventare più gestibile con qualche accorgimento pratico:
- Proteggersi dal sole è fondamentale: meglio indossare un cappello a tesa larga e preferire le zone d’ombra, specie nelle ore centrali della giornata. Anche occhiali da sole con filtro UV – meglio se con lenti polarizzate – possono aiutare a ridurre l’affaticamento visivo e l’effetto dei riflessi.
- È utile avere sempre con sé una buona scorta d’acqua per mantenersi idratati e, quando possibile, fare pause brevi per abituare il corpo all’alternanza tra caldo esterno e aria condizionata. In viaggio o in spiaggia, accessori come sedie da campeggio con parasole possono offrire un riparo comodo e immediato.
- Attenzione anche all’alimentazione: limitare l’alcol e portare con sé alternative analcoliche può fare la differenza.
- Infine, cercare di mantenere un ritmo sonno-veglia regolare ed evitare di concentrare troppe attività in poco tempo contribuisce a ridurre lo stress sul sistema nervoso.
Come prevenire l’emicrania in estate?
In estate, con le giuste precauzioni e strategie è possibile ridurre la frequenza e l’intensità degli attacchi emicranici. Mantenere uno stile di vita equilibrato, proteggersi dal caldo e consultare un medico per un piano di gestione adeguato sono passi fondamentali per vivere al meglio la stagione estiva. Ecco alcuni consigli per prepararsi al meglio e ridurre le probabilità di un’emicrania estiva:
- Mantenere una buona idratazione: bere regolarmente acqua durante la giornata è fondamentale; è consigliabile aumentare l’assunzione di liquidi, soprattutto in presenza di sudorazione abbondante. Consumare frutta e verdura ricche di acqua, come anguria e cetrioli, può contribuire all’idratazione.
- Proteggersi dal sole: indossare occhiali da sole con protezione UV, cappelli a tesa larga e utilizzare creme solari ad alta protezione può ridurre l’esposizione ai raggi solari. Cercare l’ombra durante le ore più calde e limitare le attività all’aperto può essere utile.
- Mantenere regolarità nei ritmi di sonno: durante la stagione estiva, mantenere orari regolari per i pasti e per il riposo consente al corpo di mantenere un equilibrio, riducendo lo stress fisiologico che può agire come fattore scatenante. È importante anche concedersi pause e momenti di riposo: non è necessario fare tutto, e imparare a rallentare può diventare una forma di prevenzione efficace.
- Alimentazione equilibrata: evitare di saltare i pasti e mantenere una dieta equilibrata può prevenire cali di zuccheri nel sangue, che sono noti per scatenare l’emicrania. Limitare il consumo di alcol e caffeina può essere benefico.
- Attenzione agli odori: anche l’ambiente gioca un ruolo fondamentale. Alcune fragranze presenti in prodotti estivi come creme solari o lozioni abbronzanti possono contenere sostanze irritanti o profumi intensi. Scegliere formule senza profumo può aiutare a evitare stimoli sensoriali eccessivi, spesso legati all’insorgenza di emicrania.
- Controllare il meteo: un altro elemento da considerare sono le condizioni atmosferiche: le variazioni improvvise di pressione o umidità, tipiche dei temporali estivi, possono agire come trigger. Tenere sotto controllo le previsioni può essere utile per organizzare le giornate e limitare l’esposizione nei momenti più critici. Anche restare al fresco, rimandando eventuali commissioni alle ore meno calde, può fare la differenza.
- Gestione dell’emicrania durante l’estate: oltre alle strategie preventive, è importante sapere come gestire un attacco emicranico durante l’estate. Riposare in un ambiente fresco e buio, applicare impacchi freddi sulla fronte e assumere i farmaci prescritti dal medico può aiutare a ridurre i sintomi. Consultare un professionista sanitario per un piano di trattamento personalizzato è sempre consigliato.
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