Perché il nuoto può causare mal di testa?
Il mal di testa associato al nuoto può avere diverse origini, spesso con sintomi molto simili tra loro. Una delle cause più frequenti è la cosiddetta otite esterna, comunemente nota come otite del nuotatore, ma non è l’unica possibilità.
Anche l’uso prolungato di occhialini troppo stretti può esercitare una pressione anomala sulla testa, provocando una cefalea da compressione.
Allo stesso modo, l’esposizione prolungata a sostanze chimiche presenti nell’acqua – come il cloro – può irritare le mucose e generare infiammazioni dei seni paranasali, con conseguente mal di testa.
Altre possibili cause includono le variazioni di pressione legate alle immersioni, una scarsa idratazione durante l’attività fisica o, semplicemente, l’intensità dell’esercizio stesso, che in soggetti predisposti può innescare una cefalea da sforzo.
Sinusite
Una delle cause più frequenti di mal di testa associato al nuoto è la sinusite.
Le cavità nasali possono infiammarsi per effetto dell’acqua clorata o delle variazioni di pressione legate all’immersione. In questi casi, batteri o virus possono penetrare nei seni paranasali e causare infezione, con sintomi come dolore facciale, senso di pressione e congestione.
Il mal di testa sinusale è spesso localizzato tra occhi, fronte e guance.
Cosa fare: se non migliora con antidolorifici da banco o spray decongestionanti, è opportuno consultare il medico; in caso di infezione, potrebbe essere necessario ricorrere a una terapia antibiotica.
Otite esterna (orecchio del nuotatore)
L’otite del nuotatore, o otite esterna, è un’infezione batterica del condotto uditivo che può comparire quando l’acqua rimane intrappolata nell’orecchio. Oltre al prurito e alla sensazione di orecchio pieno, può causare mal di testa localizzato nella zona auricolare o mandibolare, soprattutto nei mesi estivi.
Cosa fare: in caso di dolore, i farmaci antinfiammatori da banco possono essere d’aiuto, ma se i sintomi persistono è fondamentale rivolgersi al medico, che potrà prescrivere gocce antibiotiche specifiche. L’uso di tappi auricolari da nuoto rappresenta un’ottima misura preventiva.
Cefalea tensiva
In molti casi, il mal di testa dopo il nuoto è in realtà una cefalea tensiva, non direttamente causata dall’acqua. Può essere legata a disidratazione, esposizione prolungata al sole, caldo intenso o digiuno. Si tratta della forma più comune di cefalea primaria.
Il dolore è in genere sordo, costrittivo, e può essere localizzato su fronte, tempie o nuca. A volte è presente anche una sensazione di tensione al collo e alle spalle.
Cosa fare: questo tipo di cefalea risponde bene ai FANS e si può prevenire mantenendo una buona idratazione, mangiando regolarmente e proteggendosi dal sole con occhiali e cappelli.
Emicrania
Il nuoto può fungere da fattore scatenante per l’emicrania, soprattutto nelle persone predisposte. L’attacco può iniziare come una semplice cefalea tensiva ma intensificarsi rapidamente, con dolore pulsante su un lato della testa.
L’emicrania si accompagna spesso a nausea, vomito, disturbi visivi o capogiri.
Cosa fare: l’emicrania può richiedere un trattamento più specifico. Nei casi lievi, l’uso di FANS può essere sufficiente, ma in molti casi è necessaria la prescrizione di farmaci specifici da parte del medico.
Cefalea da compressione
Un accessorio da nuoto troppo stretto – come occhialini o cuffie compressive – può provocare una cefalea da compressione esterna. Questo tipo di mal di testa non è pulsante ma costante e ben localizzato nel punto di contatto con il dispositivo.
Cosa fare: in genere, la cefalea da compressione si risolve semplicemente rimuovendo l’accessorio. Tuttavia, se la pressione si protrae nel tempo, può favorire l’insorgenza di emicranie vere e proprie. In ogni caso, si consiglia di utilizzare attrezzatura adeguata, regolabile e confortevole.
Nevralgia sopraorbitaria
Un’altra forma rara ma documentata è la nevralgia sopraorbitaria, che colpisce il nervo situato nella parte superiore della fronte. Si manifesta con dolore pungente o pulsante, a volte accompagnato da intorpidimento o formicolio nella stessa zona.
Cosa fare: spesso, la nevralgia sopraorbitaria è causata dalla pressione degli occhialini su persone che presentano una particolare conformazione anatomica (incisura sopraorbitaria marcata). La soluzione può consistere nel cambiare tipo di occhialini e posizionarli con maggiore delicatezza. Nei casi persistenti, il trattamento può includere un blocco nervoso con anestetico o ablazione selettiva, sotto indicazione medica.
Cefalea da esercizio fisico
Infine, una possibile causa è la cefalea primaria da sforzo, una forma di mal di testa che può comparire durante o dopo un’attività fisica intensa, come una sessione di nuoto impegnativa. Il dolore è pulsante, spesso bilaterale, e può durare da pochi minuti a diverse ore.
Questa condizione è più frequente nelle donne, ma può interessare anche gli uomini, soprattutto in ambienti caldi o ad alta quota. Nonostante sia considerata benigna, è importante escludere patologie sottostanti.
Cosa fare: la cefalea da sforzo viene trattata con FANS, in particolare indometacina, su prescrizione medica.
Altre possibili cause del mal di testa in piscina
- Disidratazione: anche se si è immersi in acqua, il corpo può perdere liquidi attraverso la sudorazione, portando a disidratazione e conseguente mal di testa
- Sensibilità al cloro: alcune persone sono sensibili al cloro presente nelle piscine, che può causare irritazione delle vie respiratorie e mal di testa.