Quando arriva il momento di scegliere una nuova offerta per luce o gas, una delle prime domande che ci si pone è: meglio il prezzo fisso o quello variabile?
Non è una scelta banale, perché può influire molto sulla bolletta mensile. E con il mercato dell’energia sempre più instabile, capire bene le differenze tra le due opzioni è fondamentale per risparmiare davvero, senza rinunciare alla tranquillità.
Prezzo fisso: cosa significa?
Un’offerta a prezzo fisso blocca il costo dell’energia (luce o gas) per un periodo prestabilito, di solito 12 o 24 mesi. Questo vuol dire che, anche se il mercato cambia, il prezzo per te resta invariato.
✅ Vantaggi:
- Stabilità nei costi: sai in anticipo quanto spenderai al kWh o al Smc.
- Nessuna sorpresa in caso di aumento dei prezzi energetici.
- Ideale per chi vuole pianificare il budget familiare con precisione.
❌ Svantaggi:
- Se il mercato scende, non risparmi nulla.
- Potrebbe risultare più caro se i prezzi dell’energia calano nel tempo.
Prezzo variabile: che cos’è?
Un’offerta a prezzo variabile, invece, segue l’andamento del mercato. Il prezzo che paghi è legato a indici come il PUN (Prezzo Unico Nazionale) per la luce o il PSV per il gas, e può cambiare ogni mese.
✅ Vantaggi:
- Possibilità di risparmiare quando i prezzi scendono.
- Può essere più vantaggioso nel lungo periodo, soprattutto in periodi di ribasso energetico.
- Spesso più flessibile: molti contratti non prevedono vincoli.
❌ Svantaggi:
- Prezzo instabile, con bollette imprevedibili.
- Rischi di aumenti improvvisi, soprattutto in inverno o durante crisi energetiche.
Qual è la scelta migliore? Dipende da te
Non esiste una risposta valida per tutti. La scelta giusta dipende da:
- Quanto consumi
- Quanto sei disposto a rischiare
- Il periodo storico in cui stai cambiando fornitore
👉 Scegli il prezzo fisso se:
- Preferisci la certezza e la tranquillità.
- Hai consumi costanti tutto l’anno (es. una famiglia numerosa).
- Vuoi proteggerti da aumenti futuri.
👉 Scegli il prezzo variabile se:
- Vuoi provare a risparmiare nei periodi in cui i prezzi scendono.
- Hai consumi ridotti o irregolari (es. una seconda casa).
- Sei disposto ad accettare una certa variabilità in bolletta.
Attenzione ai dettagli: non guardare solo il prezzo
Spesso ci si concentra solo sul costo al kWh, ma è importante guardare l’intero contratto:
- Durata dell’offerta
- Spese fisse mensili
- Eventuali penali di recesso anticipato
- Modalità di fatturazione e assistenza clienti
- Se l’offerta include bonus, sconti o servizi extra
E soprattutto, controlla cosa succede alla scadenza del contratto: alcune tariffe fisse diventano variabili senza preavviso, quindi leggi bene le condizioni.
Cambiare si può, anche dopo
Una buona notizia: puoi cambiare fornitore quando vuoi, senza interruzioni di servizio e spesso senza costi. Questo significa che, se oggi scegli il prezzo fisso ma tra un anno i prezzi scendono, puoi valutare un’offerta più conveniente e passare a quella variabile.
La concorrenza nel mercato libero può giocare a tuo favore — a patto di restare informati e fare un confronto periodico delle offerte.
Prezzo fisso o variabile? L’importante è scegliere consapevolmente
Che tu scelga la tranquillità del prezzo fisso o la flessibilità del variabile, l’importante è capire cosa stai firmando. Un’offerta luce e gas ben scelta può fare la differenza in bolletta, senza complicare la vita.
E se ancora hai dubbi, prendi carta e penna, fai due conti sui tuoi consumi abituali, e scegli l’opzione più adatta alle tue reali esigenze. Perché il vero risparmio nasce sempre da una scelta informata.