Quando pensiamo alla sicurezza della nostra casa, spesso ci concentriamo su aspetti evidenti come porte, finestre o impianti elettrici. Tuttavia, esistono rischi meno visibili ma altrettanto importanti, come la presenza del radon, un gas naturale che può accumularsi negli ambienti domestici e rappresentare un pericolo per la salute.
In questo articolo vedremo come riconoscere e controllare la presenza di radon in casa, perché è importante farlo, e quali semplici azioni intraprendere per proteggere te e la tua famiglia.
Cos’è il radon e perché è pericoloso
Il radon è un gas radioattivo inodore, incolore e insapore che si forma naturalmente dalla decomposizione dell’uranio presente nelle rocce e nel terreno. Questo gas può infiltrarsi negli edifici, soprattutto nelle parti più basse come cantine e seminterrati, accumulandosi a livelli potenzialmente dannosi.
L’esposizione prolungata a concentrazioni elevate di radon è considerata la seconda causa principale di tumore ai polmoni dopo il fumo, secondo le organizzazioni sanitarie internazionali. Per questo motivo, controllare la sua presenza è un passo fondamentale per garantire una casa sana e sicura.
Come verificare la presenza di radon in casa
1. Informati sulla zona in cui vivi
Alcune aree geografiche sono più a rischio di altre per la presenza di radon, a causa della composizione del terreno. Puoi consultare le mappe di rischio radon disponibili online o rivolgerti all’ARPA (Agenzia regionale per la protezione ambientale) della tua regione per informazioni specifiche sul tuo territorio.
2. Acquista o noleggia un dosimetro radon
Il modo più semplice e affidabile per misurare la concentrazione di radon in casa è utilizzare un dosimetro, uno strumento che rileva la quantità di gas presente nell’aria.
- Dosimetri passivi: sono piccoli dispositivi da posizionare in casa per un periodo che va da qualche settimana a qualche mese. Al termine del test, il dosimetro viene inviato a un laboratorio per l’analisi.
- Dosimetri attivi: dispositivi elettronici più costosi che forniscono misurazioni in tempo reale.
Per un controllo iniziale, il dosimetro passivo è sufficiente e più accessibile.
3. Posiziona correttamente il dosimetro
Il dosimetro va sistemato in un ambiente abitato, preferibilmente al piano terra o seminterrato, lontano da finestre, porte o fonti di ventilazione, ad almeno 30 cm dal pavimento. Evita luoghi come cucine o bagni che possono influenzare la misurazione.
4. Analizza i risultati
Le normative italiane indicano che la concentrazione di radon in casa non dovrebbe superare i 300 Bq/m³ (becquerel per metro cubo). Se i livelli risultano più alti, è importante intervenire per ridurre la presenza del gas.
Cosa fare se il livello di radon è troppo alto
Ventilazione
La prima misura da adottare è migliorare la ventilazione naturale o meccanica degli ambienti, soprattutto quelli a rischio. Arieggiare regolarmente aiuta a ridurre la concentrazione di radon.
Barriere e sigillature
Sigillare fessure e crepe nei pavimenti e nelle pareti può limitare l’ingresso del gas. Spesso questi interventi sono semplici e poco invasivi.
Sistemi di depressurizzazione
Nei casi più gravi può essere necessario installare sistemi specifici che riducono la pressione del gas nel terreno sotto la casa, impedendone la risalita. Questi impianti, simili a ventilatori, devono essere progettati e installati da professionisti.
Prendersi cura della qualità dell’aria in casa significa anche tenere sotto controllo la presenza di radon. Con pochi accorgimenti e qualche semplice verifica puoi proteggere la tua salute e quella della tua famiglia. Non serve aspettare: agire ora significa vivere in un ambiente più sicuro e sereno.