Rendere la propria casa più efficiente dal punto di vista energetico è una scelta intelligente, non solo per l’ambiente ma anche per il portafoglio. Infatti, oggi esistono numerosi incentivi fiscali che premiano chi decide di investire in interventi di efficientamento energetico. Se stai pensando di migliorare l’isolamento termico, installare un impianto fotovoltaico o sostituire vecchi infissi, questo è il momento giusto per farlo. In questo articolo di VitainCasa, vediamo quali sono i principali vantaggi fiscali disponibili e come possono aiutarti a ridurre le spese, sia oggi che nel lungo periodo.
Cosa si intende per efficientamento energetico?
Efficientamento energetico significa ridurre i consumi della propria abitazione mantenendo – o migliorando – il comfort interno. Gli interventi possono riguardare l’involucro dell’edificio (come il cappotto termico o gli infissi isolanti), gli impianti di riscaldamento e raffrescamento, oppure la produzione di energia da fonti rinnovabili, come il solare.
Oltre a migliorare la qualità della vita in casa, questi lavori aumentano il valore dell’immobile e riducono drasticamente le bollette. Ma non è tutto: lo Stato, per incentivarli, offre detrazioni fiscali molto interessanti.
Detrazioni fiscali: quali sono e come funzionano
Nel panorama italiano, gli interventi di efficientamento energetico sono sostenuti da diverse misure. Ecco le principali:
Ecobonus (fino al 65%)
È una delle agevolazioni più conosciute. Consente una detrazione fiscale fino al 65% per interventi come:
- sostituzione della caldaia con modelli a condensazione o pompe di calore
- installazione di pannelli solari termici
- coibentazione delle pareti e del tetto
- schermature solari
Il bonus è recuperabile in 10 anni, tramite detrazione IRPEF.
Bonus casa (50%)
Sebbene non sia specifico per il risparmio energetico, il bonus ristrutturazioni al 50% copre anche alcuni interventi con finalità di miglioramento energetico, come il cambio degli infissi o l’installazione di impianti più efficienti.
Superbonus (fino al 70% nel 2025)
Anche se il Superbonus non è più al 110%, nel 2025 è previsto al 70% per alcuni lavori specifici. Questo incentivo riguarda soprattutto gli interventi cosiddetti “trainanti” come il cappotto termico o la sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, ai quali si possono abbinare altri lavori “trainati” (es. infissi o fotovoltaico).
Bonus mobili ed elettrodomestici (50%)
In abbinamento ai lavori di ristrutturazione, si può usufruire del bonus per acquistare elettrodomestici di classe energetica elevata, contribuendo indirettamente all’efficienza della casa.
Come accedere agli incentivi
Per usufruire delle agevolazioni fiscali è fondamentale:
- conservare tutta la documentazione tecnica e amministrativa relativa ai lavori
- effettuare i pagamenti con bonifico “parlante”
- affidarsi a professionisti abilitati per la compilazione delle pratiche ENEA, dove richiesto
- in caso di interventi più importanti, farsi assistere da un tecnico per la corretta classificazione dell’edificio e il rispetto dei requisiti tecnici
È possibile detrarre direttamente dalle tasse oppure, in alcuni casi, optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito (opzioni più limitate dal 2023 in poi, ma ancora praticabili in specifiche condizioni).
Vantaggi a lungo termine
Oltre all’immediato beneficio fiscale, gli interventi di efficientamento energetico generano un risparmio strutturale nel tempo: meno consumi, bollette più leggere, meno manutenzione sugli impianti. Inoltre, un immobile in classe energetica più alta è più appetibile sul mercato e mantiene meglio il proprio valore nel tempo.
Investire nell’efficienza energetica della propria abitazione non è solo una scelta sostenibile, ma anche strategica dal punto di vista economico. Grazie agli incentivi fiscali attualmente disponibili, è possibile recuperare parte dei costi e godere di un’abitazione più confortevole, moderna e conveniente.