Da qualche anno, chi vive in condominio ha dovuto fare i conti con un cambiamento importante nella gestione del riscaldamento: l’introduzione delle termovalvole.
Ma funzionano davvero? Fanno risparmiare o sono solo una bella idea su carta?
In questo articolo cerchiamo di rispondere alla domanda che molti si fanno ogni inverno: termovalvole, risparmio reale o illusione?
Cosa sono le termovalvole (e perché ce le hanno imposte)
Le valvole termostatiche, comunemente chiamate termovalvole, si applicano ai termosifoni e permettono di regolare la temperatura di ogni singolo radiatore.
Il principio è semplice: invece di avere un impianto centralizzato che funziona per tutto l’edificio secondo orari e temperature decisi dall’amministratore, con le termovalvole ogni appartamento può gestire in autonomia il proprio riscaldamento (nei limiti di legge).
Dal 2017, l’obbligo di installazione è entrato in vigore per gli edifici con riscaldamento centralizzato: la logica era incentivare il risparmio energetico e premiare i comportamenti virtuosi.
Il risparmio teorico… e quello reale
Sulla carta, le termovalvole permettono di risparmiare fino al 20-30% sui consumi. Ma nella realtà?
Qui entra in gioco l’aspetto più interessante. I risparmi effettivi dipendono da come vengono usate.
✅ Se imposti le temperature in modo intelligente, abbassando nei locali poco utilizzati e evitando sprechi, puoi davvero tagliare la bolletta.
❌ Se invece tieni tutti i termosifoni al massimo, o peggio ancora, copri le valvole con mobili o tende, il risparmio si riduce drasticamente… fino ad annullarsi.
Dove funzionano bene (e dove no)
Le termovalvole danno il meglio nei condomini ben coibentati, dove ogni appartamento è autonomo nei consumi e i costi sono suddivisi in base al consumo reale, e non solo in base ai millesimi.
In edifici vecchi o mal isolati, dove il calore si disperde facilmente, il beneficio si riduce. Peggio ancora se le spese comuni sono ancora suddivise in modo fisso: a quel punto, chi consuma meno… rischia di pagare quanto chi spreca.
Un altro fattore è la correttezza del sistema di contabilizzazione: se i contatori di calore non sono tarati bene o vengono letti male, i dati saranno falsati.
Qualche consiglio pratico per usarle al meglio
Se hai le termovalvole installate (e probabilmente sì, se vivi in un condominio), ecco come usarle per davvero risparmiare:
- Imposta temperature diverse per ogni stanza, in base all’uso. In camera da letto bastano 18°, in soggiorno 20°.
- Non coprire le valvole: se non “sentono” la temperatura, lavorano male.
- Se esci di casa per diverse ore, abbassa le impostazioni, ma senza spegnere del tutto (altrimenti l’ambiente si raffredda troppo e serve più energia per riscaldarlo).
- Fai attenzione all’aria nei termosifoni: se ci sono bolle, il calore non si distribuisce bene.
- Parla con l’amministratore per capire come viene calcolata la tua quota di consumo: trasparenza è la chiave per un sistema equo.
In conclusione: illusioni no, ma serve consapevolezza
Le termovalvole non sono una truffa, ma nemmeno una bacchetta magica.
Il risparmio è possibile, ma dipende molto da come usiamo il riscaldamento, dalla qualità dell’edificio e da quanto il condominio ha adottato un sistema di gestione trasparente.
Come per molte cose, la tecnologia è uno strumento: se usata con criterio, porta vantaggi. Se usata male, può diventare solo un’ennesima voce di spesa.